PIAZZA STATUTO, LA MAGIA NERA ED IL PENTACOLO SCOMPARSO

PIAZZA STATUTO, LA MAGIA NERA ED IL PENTACOLO SCOMPARSO

Via Garibaldi, il corso pedonale più lungo d’Europa, si apre su piazza Statuto. Se piazza Castello è ritenuto il luogo più positivo della città, piazza Statuto è deputata al male.
Già in epoca romana, questa era la parte più infausta di Torino in quanto, essendo rivolta ad ovest, era il punto dove tramontava il sole e la luce lasciava il passo alle tenebre. Inoltre tutta la zona che comprende le attuali corso Francia, via Cibrario e corso Principe Eugenio era una vasta necropoli.
Gli esoteristi però ravvisano come esatto luogo di massima energia negativa, il monumento che si trova al centro di piazza Statuto.

Qui, nel 1879, è stato eretto il Monumento al Traforo del Frejus, opera del conte Marcello Panissera di Veglio. Con una struttura a piramide costituita da massi trasportati appositamente dal monte Frejus, è sormontata da un Genio alato sotto il quale si trovano figure marmoree dei Titani. Si tratta di un’allegoria del trionfo della Ragione sulla forza bruta, anche se un’altra interpretazione la identifica come la memoria ai caduti periti durante i lavori di scavo.
Secondo i cultori di magia nera però sussistono molti e forse troppi elementi che farebbero ravvisare un significato totalmente diverso al monumento. Il Genio alato può infatti essere identificato come la figura di un angelo, l’angelo più temuto: il diavolo. Lucifero, il ‘portatore di luce’ è rappresentato con le mani rivolte verso il basso, come nel gesto di respingere e di allontanare le sottostanti anime dei dannati.
Sulla cima del capo dell’angelo spicca una stella a cinque punte che a livello simbolico identifica il microcosmo ed il macrocosmo con i cinque vertici a rappresentare i cinque elementi metafisici dell’acqua, del fuoco, della terra, dell’aria e dello spirito. Usato come sacro amuleto pagano, è doveroso ricordare che il pentacolo rovesciato simboleggia anche l’anticristo.
Teorie suggestive se non fosse che proprio in piazza Statuto accadde un fatto di cronaca tremendo. Era il 1983 quando Torino decise di organizzare un carnevale a tema il cui protagonista, neanche a dirlo, era il diavolo. Per le vie della città sfilavano carri spettrali ed in quei giorni, precisamente il 13 febbraio, divampò un tremendo incendio nel cinema Statuto nella vicina via Cibrario. Ignote le cause che lo fecero scaturire ed ancora più sconcertante che tutte le uscite di sicurezza fossero bloccate. Fu una vera strage di persone carbonizzate. Furono poi analizzate curiosi elementi riconducibili all’esoterismo. Le vittime, 64 in tutto, erano distribuite in modo quasi speculare:

31 uomini
31 donne
1 bambino
1 bambina

Il film che veniva proiettato s’intitolava ‘La chèvre’, la cui traduzione è capra o caprone che è uno degli aspetti simbolici attribuiti al diavolo. Infine l’incendio divampò di venerdì 13, numero considerato nefasto per moltissime civiltà sia in Oriente che in Occidente. Il fatto più noto è legato alla data del 13 ottobre del 1307 quando Filippo il Bello sciolse l’Ordine dei Templari e consegnò i cavalieri del Santo Sepolcro nelle mani dell’Inquisizione. I filosofi greci poi definivano il tredici un numero ‘imperfetto’ e gli induisti considerano di cattivo auspicio un raduno od un incontro composto da tredici persone. Esiste anche una leggenda nella mitologia scandinava che parla di dodici semidei al quale se ne aggiunse un tredicesimo di nome Loki, crudele e malvagio nei confronti degli uomini.
Solo coincidenze?
Dietro al Monumento del Frejus si trova una piccola piazzetta circoscritta da alberi nel cui centro si trova un piccolo obelisco. Vicino alla sua base c’è un tombino che si dice permetta di accedere direttamente all’inferno.
Ed or, un piccolo giallo. Chi di voi si recherà in piazza Statuto ed alzerà lo sguardo verso il genio alato sul monumento, rimarrà perplesso perché il mio resoconto non collimerà con quello che osserverete. Infatti il pentacolo rovesciato è ‘misteriosamente scomparso’.
Durante un restauro effettuato nel 2013, la stella a cinque punta è stata rimossa. Un semplice errore o un gesto voluto per rimuovere un simbolo esoterico troppo visibile?

di William Facchinetti Kerdudo

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Per approfondire:

William Facchinetti Kerdudo
TORINO, MISTERI E ITINERARI INSOLITI TRA REALTA’ E LEGGENDA
POLARIS

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